Abbazia di Vezzolano
14
Lug

Abbazia di Santa Maria di Vezzolano: un tesoro di arte e storia

Nascosta tra le verdi colline del Piemonte, l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano è una delle gemme architettoniche più affascinanti del territorio. Questo antico luogo di culto, costruito nell’arco di molti secoli, rappresenta un importante crocevia tra l’arte romanica e quella gotica, ed è un luogo chiave per comprendere le dinamiche storiche e culturali di questa regione.

Abbazia di Vezzolano
© Gigamind

La storia dell’Abbazia di Vezzolano

La fondazione dell’abbazia è avvolta nel mito e nel mistero. Si narra che nell’anno 773, l’Imperatore fosse intento a cacciare nella selva di Vezzolano quando fu sorpreso dall’apparizione di tre scheletri usciti da una tomba, che lo spaventarono terribilmente. Un eremita che viveva in quelle zone gli avrebbe consigliato di pregare la Vergine Maria, e l’imperatore, colpito da questa esperienza, decise di edificare una chiesa abbaziale nel luogo dell’apparizione.

Tuttavia, mancano prove concrete per corroborare questa leggenda. Alcuni storici sostengono che una chiesa dedicata a Santa Maria fosse già esistente nell’area in epoca longobarda, e che fosse stata distrutta dai Saraceni. Ma la documentazione che potrebbe confermare o smentire queste ipotesi è insufficiente.

Il primo documento certo che menziona l’abbazia risale al 1095. Questo manoscritto riporta il nome di due ecclesiastici, Theodulus ed Egidius, che ricevettero in dono da alcuni nobili una chiesa dedicata a Santa Maria e una serie di beni connessi. I due si impegnarono a fondare una comunità religiosa nell’abbazia, ma di quest’edificio preesistente all’attuale chiesa non rimane traccia.

Le fondamenta della chiesa attuale furono gettate nella seconda metà del XII secolo, probabilmente grazie all’impegno di Guidone (o Vidone), un personaggio che compare in un’iscrizione sul pontile interno dell’edificio. Entro l’inizio del XIII secolo, la chiesa era stata completata, mentre il resto del complesso abbaziale – chiostro e sala capitolare inclusi – fu terminato nei secoli successivi.

L’abbazia continuò a essere abitata da religiosi fino agli inizi del XIX secolo. Durante la dominazione napoleonica, l’istituzione ecclesiastica venne soppressa, e l’abbazia cadde in disuso.

Per comprendere pienamente il contesto storico e culturale dell’Abbazia di Vezzolano, è necessario immergersi nel mondo del Medioevo europeo, in particolare nel periodo compreso tra il XII e il XIV secolo.

Durante il Medioevo, l’Europa era un mosaico di piccoli regni, ducati e principati, ognuno con la sua cultura, tradizioni e leggi. L’Italia non era un’eccezione. Anche se divisa in molteplici entità politiche, esisteva una certa unità culturale data dalla comune eredità romana e dalla religione cristiana.

L’Abbazia di Vezzolano sorge nel contesto di questa ricca e complessa realtà, in una regione conosciuta oggi come Piemonte. Il Piemonte nel Medioevo era diviso in numerose signorie feudali, ognuna con il suo castello e il suo piccolo centro abitato. Era una terra di frontiera, teatro di conflitti e di scambi tra i regni di Francia, d’Italia e il Sacro Romano Impero.

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La fondazione dell’Abbazia di Vezzolano avvenne in un periodo di grande fervore religioso. Il XII secolo, in particolare, vide un’esplosione di nuove istituzioni monastiche in tutta l’Europa. Questo era un tempo in cui la Chiesa stava cercando di rafforzare la sua influenza sulla società, e le nuove abbazie erano parte di questo sforzo.

Le abbazie non erano solo luoghi di preghiera e di contemplazione. Erano anche centri di apprendimento e di cultura, dove i monaci copiavano e studiavano manoscritti antichi, creavano opere d’arte sacra e si dedicavano all’agricoltura e all’artigianato. Questi centri religiosi avevano un ruolo fondamentale nel preservare e trasmettere la cultura classica durante il Medioevo.

L’Abbazia di Vezzolano fu costruita e abitata da monaci che seguivano la regola di Sant’Agostino. I monaci agostiniani, diversamente da altre comunità monastiche, erano fortemente radicati nella vita della comunità locale. Non solo pregavano e studiavano, ma svolgevano anche un ruolo attivo nell’educazione, nell’assistenza ai poveri e nei servizi religiosi per la comunità locale.

Questa vocazione sociale e culturale dell’ordine agostiniano si riflette nell’architettura e nell’arte dell’Abbazia di Vezzolano. Le scelte stilistiche e iconografiche degli affreschi e delle sculture dell’abbazia non erano solo un’espressione della spiritualità monastica, ma erano anche un modo per comunicare messaggi religiosi e sociali alla comunità laica.

Architettura e Decorazioni

La straordinaria architettura dell’Abbazia di Vezzolano rappresenta un armonioso connubio tra elementi romanici e gotici, una testimonianza unica dell’evoluzione artistica del Piemonte tra il XII e il XIII secolo.

Il chiostro è il fulcro dell’architettura dell’abbazia, un ambiente quadrato che simboleggia la quiete e il raccoglimento. Ogni lato del chiostro risale a un’epoca diversa, a testimonianza delle diverse fasi costruttive dell’abbazia. La parte più antica è quella occidentale, risalente alla prima fase costruttiva della chiesa alla fine del XII secolo. Il braccio settentrionale e parte di quello orientale sono stati sistemati nel corso del XIII secolo, mentre la restante parte del braccio orientale e il braccio meridionale sono il risultato di modifiche dei secoli successivi.

Una particolarità dell’abbazia è che il braccio settentrionale del chiostro occupa lo spazio originariamente destinato a cinque delle sei arcate della navata destra della chiesa. Questa zona è arricchita da un vasto ciclo di affreschi realizzati tra la metà del XIII e la metà del XIV secolo. Sono opere di autori anonimi, la cui interpretazione è tutt’ora oggetto di studio.

Anche l’abbazia di Vezzolano presenta uno degli aspetti architettonici più significativi del romanico piemontese: l’uso combinato della pietra arenaria e del mattone. Questo binomio crea un suggestivo gioco di bicromia a fasce alternate, che conferisce all’edificio un aspetto particolarmente caratteristico. Lo stile architettonico dell’abbazia si fonda su queste bicromie, una caratteristica comune ad altre scuole architettoniche italiane, in particolare quella ligure e toscana.

Il campanile dell’abbazia è un altro elemento di grande importanza. Costruito in pietra arenaria, si innalza maestoso al fianco dell’abside maggiore, richiamando le forme della chiesa stessa. La sua struttura è semplice, ma solenne, e rispecchia lo spirito di umiltà e devozione che caratterizzava la vita monastica.

Le absidi della chiesa sono un altro elemento architettonico di rilievo. Costruite con grande cura, mostrano un’attenzione particolare per i dettagli decorativi, con archi e colonnine elegantemente scolpite. Le due absidi minori, poste ai lati dell’abside maggiore, conferiscono alla chiesa un aspetto armonioso e bilanciato.

Oltre alla chiesa e al chiostro, l’abbazia di Vezzolano comprende anche altre strutture, come la sala capitolare. Questa sala, luogo di riunione per i monaci, rispecchia la stessa cura per i dettagli e la medesima maestosità delle altre parti dell’abbazia. Il suo interno è decorato con colonne e archi, e le sue pareti sono impreziosite da affreschi.

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Le decorazioni dell’abbazia, in particolare le colonnine e i capitelli, meritano una menzione particolare. Realizzati con grande maestria, mostrano un livello di dettaglio sorprendente, con motivi vegetali, animali e umani. In alcuni punti, i capitelli mostrano ancora tracce della coloritura originale, un dettaglio che aggiunge un ulteriore livello di fascino all’insieme.

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Gli Affreschi, le sculture e i manufatti liturgici

L’Abbazia di Vezzolano è un tesoro d’arte che racchiude diverse forme d’espressione artistica del periodo medioevale. Oltre alla stupefacente architettura, l’abbazia ospita numerose opere d’arte tra cui affreschi, sculture e manufatti liturgici.

Gli affreschi dell’Abbazia di Vezzolano rappresentano una delle più significative espressioni della pittura medievale del Piemonte. Questi dipinti murali, realizzati con pigmenti naturali applicati su una superficie di calce fresca, rappresentano vari temi religiosi.

Affreschi

Tra gli affreschi più notevoli ci sono quelli della navata, risalenti al XIII secolo, che raffigurano scene della vita di Gesù e della Vergine Maria. Questi dipinti, caratterizzati da colori vivaci e da un forte senso di narrazione, avevano una funzione didattica: attraverso le immagini, i monaci potevano insegnare ai fedeli laici le storie e i messaggi della Bibbia.

L’affresco più antico è quello della Madonna in Trono con Bambino tra angeli turibolanti, un’opera di gusto francese databile alla prima metà del XIV secolo. Seguono gli affreschi commissionati dalla famiglia Rivalba, nobili locali che per lungo tempo ebbero la signoria su Castelnuovo. Queste opere, realizzate da un artista conosciuto come il Maestro di Montiglio, mostrano l’influenza della pittura toscana nella rappresentazione del volume dei corpi con il chiaroscuro e dello spazio con la prospettiva.

Alcuni degli affreschi più noti includono l’Adorazione dei Magi, un Cristo Pantocrator (Signore di tutto) fra Evangelisti, e la scena dei Tre vivi e dei Tre morti, una rappresentazione medievale della vanità della vita terrena.

Un altro affresco importante è quello del Giudizio Universale, situato nel transetto. Quest’opera imponente, con le sue scene di paradiso e inferno, era un potente strumento per ricordare ai fedeli la promessa della salvezza e il terrore del peccato.

Sculture

L’Abbazia di Vezzolano ospita anche una serie di sculture notevoli. Tra queste, le più importanti sono il pulpito e il pontile, realizzati in pietra arenaria e riccamente decorati.

Il pulpito, da cui i monaci leggevano le Scritture durante le liturgie, è adornato con rilievi che raffigurano scene bibliche e figure di santi. Il pontile, un muro che separava il coro dei monaci dalla navata dei fedeli, è anch’esso decorato con un ciclo di rilievi che raccontano storie della Bibbia.

Manufatti Liturgici

L’Abbazia di Vezzolano conserva vari manufatti liturgici, tra cui calici, reliquiari e libri di preghiere, che erano usati dai monaci durante le cerimonie religiose. Questi oggetti, spesso realizzati con materiali preziosi e decorati con gemme e smalti, sono testimonianza della ricchezza e dell’importanza della comunità monastica di Vezzolano.

La Vita Monastica

La vita all’interno dell’abbazia seguiva i rigidi dettami del monachesimo. Il chiostro era il cuore pulsante della vita monastica, un luogo di quiete e raccoglimento, attorno al quale si sviluppavano tutti gli altri spazi del complesso.

Nonostante le soppressioni e le difficoltà storiche, l’abbazia rimase abitata da religiosi fino all’inizio del XIX secolo, quando fu soppressa durante la dominazione napoleonica.

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Conclusioni

L’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano offre uno sguardo affascinante sulla storia dell’Italia medievale, sia da un punto di vista artistico che da un punto di vista culturale e storico. I suoi edifici bicromatici, i suoi affreschi affascinanti e la sua lunga storia la rendono una meta imprescindibile per tutti coloro che desiderano approfondire la ricca eredità culturale dell’Italia. Oggi l’abbazia è un luogo di grande interesse turistico e culturale, che continua a stupire e a incantare visitatori provenienti da tutto il mondo.

Si trova nelle vicinanze di Albugnano, un comune situato sulla cima della collina più alta del territorio, dal quale si può godere di uno stupendo panorama a 360 gradi. Nel piazzale adiacente alla basilica, si trova un piccolo e accogliente ristoro per i viaggiatori, ombreggiato dagli alberi, dove poter pranzare o prendersi semplicemente un caffè.

Orari di visita Abbazia di Vezzolano

Consultare sempre la pagina ufficiale aggiornata

(orario estivo)

La Canonica di Vezzolano è aperta dal giovedì alla domenica dalle ore 10,00 alle ore 18,00.

Modalità di accesso: visita libera

Prenotazione consigliata per gruppi non superiori a 15 persone, obbligatoria per gruppi più numerosi.